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giovedì 20 agosto 2015

VASCOLARIZZAZIONE POTENZIAMENTO E RESISTANZA ALLA VELOCITA'



Cari lettori,

nel post precedente vi ho spiegato come riuscii a sincronizzare l'allenamento di vascolarizzazione, potenziamento e resistenza seguendo quel semplice programma d'allenamento che mi ero prefissato, per arrivare alla preparazione pre - campionato più pronto possibile.

Come detto precedentemente avevo diviso il  mio programma di allenamento (2 settimane) in tre sedute settimanali (Lun. - Merc. - Ven.).
la prima settimana era passata senza particolari problemi e il mio fisico aveva risposto benissimo grazie anche ai prodotti Fitline abbinati ovvero Activize (energia immediata) - Proshape Amino (per potenziare la muscolatura) - Fitnessdrink (per una resistenza maggiore sotto sforzo fisico).
Ricominciava la settimana e come quella appena trascorsa dopo lavoro mi recai in palestra, mentalmente mi ero dato delle regole e alle 18:30/45 massimo dovevo essere pronto.  Ero consapevole che la settimana appena iniziata era fondamentale e che avrei dovuto chiedere alla mia mente ed al mio fisico uno sforzo maggiore - in poche parole dovevo spingere e faticare ancora di più. L'allenamento lo suddivisi così:

1. 15' minuti di corsa continua con movimenti degli arti superiori ed inferiori  (Vascolarizzazione) per riscaldarmi;
2.  20' minuti di potenziamento a corpo libero (affondi - balzi - flessioni - addominali);
3.  30' minuti di corsa  suddivisi in:
- 12 minuti di corsa continua (resistenza (passo 5',10'' a km));
- 18 minuti di corsa alternata o Faltrek.

In borsa con me avevo i prodotti Fitline Activize - Proshape Amino -Fitnessdrink e nel fine settimana avevo acquistato anche il Restorate.
Visto che comunque conoscevo gli effetti benefici di tutti questi e che fino alla settimana prima ne avevo fatto un uso quotidiano (comunque in circolo li avevo sempre) decisi di fare così: In sala attrezzi avrei usato soltanto acqua, per la corsa avrei messo in borraccia solo fitnessdrink. 
Provai a fare questo esperimento per capire ancora meglio la reazione del mio fisico.
Iniziai l'allenamento procedendo senza particolari problemi, ma sentivo dentro di me qualcosa di diverso, non che facessi un'immensa fatica ma ero differente non sentivo quella spinta iniziale come la settimana prima quando avevo assunto i prodotti. Comunque, lasciando perdere questa sensazione continuai il mio lavoro. Finito il potenziamento scesi giù negli spogliatoi, mi cambiai la maglietta e uscii per iniziare la fase dei trenta minuti di corsa, avevo portato la borraccia con dentro il Fitnessdrink. Iniziai a correre (il percorso era sempre lo stesso di 8 km). 
Sentivo le gambe molto pesanti ma con il passare dei minuti migliorai tenendo un buon passo 5' a km. I dodici minuti di corsa sulla resistenza stavano volgendo al termine (2,5 km percorsi su 8 totali)  sapevo che nei successivi 18' avrei messo a dura prova il mio fisico (5,5 km ancora da percorrere) quindi, visto che dietro con me avevo il prodotto ne presi un bel sorso. Sentii subito una carica pazzesca, mi arrivò una "botta" di ossigeno enorme e le mie gambe diventarono subito più leggere e fluide nel movimento. Percorsi la distanza restante Facendo il Fartlek (1' piano 1' forte).
Finii il mio percorso in 36 minuti ovvero 4',50'' a km la media sul totale.
A questo punto mi fermai, ritornai in palestra, ed andai a farmi la meritata doccia.
Mentre mi lavavo pensavo a quello che ero riuscito a fare, ero contento del risultato ottenuto, ciò nonostante avevo un grandissimo mal di gambe, avevo accumulato una grossa quantità di acido lattico che non avrei potuto smaltire in una/due notti soltanto prima dell'altro allenamento. Quindi, visto le qualità di Fitline Restorate, da quel giorno decisi che la sera 30'minuti prima di andare a letto ne avrei preso 3 misurini in un bicchiere d'acqua, di modo che l'acido lattico prodotto da quell'intenso sforzo fisico si riassorbisse prima.
Cari lettori, non so se durante l'allenamento l'effetto del fitnessdrink sia stato effetto placebo, ma se l'effetto placebo fa quegli effetti ben venga. Sono contentissimo di abbinare alla mia vita i prodotti Fitline di aver conosciuto Graziano.

IL FARTLEK

Fartlek 

Fartlek


Significa GIOCO DI VELOCITA'. 

Si tratta di una tecnica di allenamento sportivo, introdotta nel 1930 dall'allenatore svedese Gösta Holmer, che trova una significativa applicazione negli sport aerobici e misti. 

Il fartlek si basa sull'allenamento parallelo di velocità e resistenza ed attualmente potrebbe essere classificato come un High Intensity (HI - alta intensitàInterval Training (IT - allenamento intervallato): siglato HIIT.
Nel fartlek l'intensità d'esercizio varia costantemente, così come la durata degli stimoli, il numero delle ripetute o delle variazioni di ritmo, e la durata dei recuperi (peraltro RIGOROSAMENTE attivi, cioè che si svolgono riducendo lo sforzo ma senza fermarsi).
Il fartlek è un metodo di allenamento che vanta un'estrema duttilità di applicazione e dimostra una eterogeneità utilissima al coinvolgimento emotivo degli atleti; in due parole, il fartlek è divertente!

Si presta moltissimo nella preparazione atletica degli sport di squadra (calcio, rugby, hockey ecc) ed alle fasi meno specifiche degli sport di fondo (ciclismo, running, canottaggio, canoa ecc); il fartlek è più breve e va a stimolare sia la soglia anaerobica che il metabolismo lattacido, la velocità e la reattività, mentre le altre due strategie, per sortire un effetto analogo, sono operatore dipendenti e necessitano una programmazione/pianificazione maggiormente differenziate.
Concludendo, il fartlek può essere considerato una supertecnica ad ampio utilizzo; si presta (più delle altre) alla preparazione degli sport di squadra e nell'allenamento dei giovanissimi o degli amatori. Per contro, un atleta di elite che si cimenta in attività di fondo o mezzo fondo necessita senz'altro uno sviluppo maggiore della soglia anerobica o della potenza lattacida, e meno della velocità e/o della reattività muscolari, pertanto, trarrà maggiori benefici da sessioni allenanti comprensive di variazioni di ritmo e ripetute programmate.


Modalità di allenamento:
 - La prima, e più classica, prevede di cominciare con un recupero eseguito alla velocità del “lento” – poniamo 5’ al km. Successivamente, in base al tipo di fartlek scelto (1’ lento – 1’ veloce, 2’ lenti – 2’ veloci, e cosi via) di eseguire 1’, 2’ o piu’ minuti a ritmo sostenuto (ognuno valuti il proprio ritmo in funzione del tempo di lavoro). Quindi se si esegue 1’ – 1’ si farà il primo minuto lento, poi uno veloce, poi uno lento per un numero di volte ragionevole (otto, dieci, dodici); se si esegue il 2’ – 2’ si faranno i primi due minuti lenti e i successivi più rapidi anche qui per un numero ragionevole di volte. Lo stesso per il 3’ – 3’. solitamente ci si ferma qui, ma nulla vieta di fare un 4’ – 4’ o un 5’ – 5’, basta che i cambi di ritmo siano affettivi.
 - La seconda modalità, applicabile e chi non si allena su terreno piatto, prevede che i cambi di ritmo seguano l’andamento del percorso e quindi anche i tempi di applicazione: più veloce la discesa e più lenta la salita, veloci in piano e lenti in discesa, forte la salita e recupero in piano: basta dare sfogo alla fantasia a concentrarsi sui cambi di ritmo.